sabato 5 luglio 2014

È solo questione di ottimismo?

Dovessi spiegarlo ad un bambino, gli direi: "Il mondo è magico, l'energia diventa materia e questo vuol dire che i pensieri diventano cose". (I pensieri diventano cose citazione dal libro L’arte di far accadere le cose di Mike Dooley). Per un adulto, il quale tiene il suo bambino interiore protetto, a suo modo, da prigioni psicologiche di vario tipo (vedi preconcetti, giudizi, luoghi comuni, esperienze negative non vissute come lezioni, condizionamenti ecc), è più difficile capire e sentire l’illuminazione e la comprensione di fronte queste parole.
Siamo cresciuti in un modo che ci porta a non prenderci la responsabilità di ciò che ci succede e anche chi se ne assume una parte, comunque rientra nel gruppo di chi si de-responsabilizza dalla vita. In qualche modo poi si parla sempre di colpe e mai di responsabilità, questo a livello inconscio sviluppa pensieri che ci portano a subire boicottaggi nella vita o disturbi e malattie.
Smettendo di pensare che sia colpa degli altri/della vita/del sistema/del mondo/ vattelapesca di chi, ed assumendoci le nostre responsabilità è più facile risalire al tipo di pensiero composto e di conseguenza il pensiero limitante, convinzione o altro che ci condiziona.
Quindi non è colpa degli altri se stiamo male, è una nostra responsabilità, siamo noi che permettiamo a tutto ciò di ferirci facendoci soffrire (tutti i livelli di infelicità, dal più leggero al profondo). Se no  continueremo solo a Re-agire da vittime alle situazioni senza esserne davvero parte attiva.
Ognuno di noi ha il suo percorso con le sue lezioni da imparare, guardando le cose da un altro punto di vista si può accettare e lasciar andare, il tutto condito dall’amore incondizionato, quello senza se e senza ma. Per essere consapevoli di tutto ciò bisogna imparare a sentirsi, ascoltarsi e a seguire le viscere, non i discorsi complicati della mente. Soprattutto essere felici per ciò che si ha (non ciò che non si ha, ciò che ci manca ad esempio), partendo da questo per un cammino verso la realizzazione delle aspirazioni personali, quelle libere e guidate al cuore, o anima, o come definite voi le cose. Senza competizione, perché non ce n’è bisogno ed è uno spreco di energie soprattutto, e poi perché siamo tutti connessi e la nostra forza è l’unione.
Siamo abituati a pensare alla felicità come a brevi e fugaci momenti che tanto più sono belli tanto più passeranno velocemente, e quante altre frasi e convinzioni per giustificare un’illusione così grande? Non è questione di ottimismo, o di visione positiva o quant’altro, è felicità pura. È sempre presente, nonostante momenti di difficoltà, si tratta di vedere le cose in modo diverso, sentirle e viverle.

Se non c’è rabbia, nervosismo, senso di colpa, ansia, tutte le sfumature della paura insomma, cosa ci rimane? Io direi un gran bellissimo sorriso. J

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