venerdì 25 settembre 2015

Dove va il pensiero va l'energia

Che vogliate crederci o meno è così: dove va il pensiero va l'energia.
E siccome tutto è energia possiamo dire che la creazione della nostra vita segue la direzione dei nostri pensieri e delle nostre emozioni associate ad essi.

Quanto tempo passiamo ad auto osservarci? Quanto tempo passiamo consapevoli di ciò che produciamo con i nostri pensieri ed emozioni?
La consapevolezza è il primo passo ma senza auto osservazione non può essercene.
Quindi che direzione prendono i pensieri che formuliamo? Che emozioni proviamo?
Vediamo in bianco/nero o secondo una scala di colori piena di sfumature?
Quando ci troviamo di fronte ad una persona la nostra attenzione dove va? Verso i pregi o i difetti? Allo stesso modo posso chiedere quando ci troviamo ad affrontare una situazione o un dato evento puntiamo quindi l'attenzione verso il polo positivo o verso quello negativo?
Ricordiamoci che a questo punto in ogni caso siamo ancora su un piano egoico, cioè stiamo giudicando e colui che giudica è il nostro ego.
Distaccandoci sempre più riusciamo a osservare senza emettere giudizio.

Tutto ciò che ci succede arriva nella nostra vita poichè risuona con noi, con ciò che emaniamo.
Iniziamo ad osservare semplicemente.
Possiamo sempre dire no, possiamo sempre agire per modificare con amore le situazioni.
Ricordiamoci che ogni volta che andiamo contro qualcosa o qualcuno, che combattiamo qualcosa o qualcuno, lo rendiamo solo più forte e soprattutto lo nutriamo con la nostra stessa energia.
Vogliamo la pace? Perchè allora pensare alla guerra?
Vogliamo il rispetto per ogni creatura vivente? Perchè allora pensare alle ingiustizie e concentrarsi su di esse?
Vogliamo essere liberi dalla paura? Perchè allora pensare a ciò che potrebbe accadere di negativo piuttosto che a ciò che desideriamo dal profondo del cuore?

Ognuno ha la propria via da percorrere, ognuno ha da risvegliare il "sentire" e aprire il cuore.
Possiamo farcela.
Ognuno secondo i suoi tempi ma tutti assieme (siamo connessi).
E allora vestiamoci di un bel sorriso e affrontiamo con sicurezza il mondo che non è altro che una nostra creazione.
Ogni momento vissuto nel qui ed ora, in uno stato di osservatore senza giudizio alcuno, ci permette di fluire, di non fare resistenza e di renderci conto di cosa sta succedendo.
Ricordiamoci come dentro così fuori, per cui risolviamo tutto ciò che abbiamo da risolvere a cuore aperto e iniziamo a volare.

mercoledì 16 settembre 2015

Tutto si muove.

La vita è bella e ha da essere vissuta con leggerezza e un bel sorriso stampato sulla faccia.
Tutto ciò che appesantisce la nostra esistenza ha da essere "guarito" con amore e trasmutato ad un ottava superiore.
Davvero pensiamo di essere nati per vivere in una realtà che non possiamo cambiare, che ci impongono dall'esterno e che sta rischiando di uccidere noi tutti e il pianeta stesso?
Non sentiamo qualcosa dentro che scalpita e che non vede l'ora di volare?
La luce può essere riconosciuta in presenza del buio, ciò vuol dire solo che abbiamo l'opportunità di cambiare le cose iniziando a brillare in quanto esseri di luce.

Via ogni identificazione: io sono fatto così e pomì, ormai. Quello è solo ego.
Noi siamo anime, energia e amore.
Ogni etichetta con cui ci identifichiamo e con cui identifichiamo gli altri è un gioco sottile dell'ego.
Cosa succederebbe se ad un certo punto perdessimo tutto ciò con cui l'ego si identifica?

Nasciamo nudi senza avere nulla e finiamo questo viaggio in modo simile.
Accumulare risorse serve poco se pensiamo a tutto ciò.
Cercare la sicurezza nella materialità e nelle risorse dove ci può portare? E' indice di fragilità interiore seguire questa direzione.
Mettere delle mura per proteggerci indica quanto abbiamo paura.
Se io sono sicura di me, credo in me e ho fiducia in me allora quelle mura perderanno di significato e potrò aprirmi alla vita e osare, diventare a tutti gli effetti un essere divino consapevole.

Questa estate ho avuto qualche messaggio dal mio corpo, con la diplopia (vedere doppio) e una gamba "pesante", mi muovevo a malapena. Tutto è passato nel momento in cui ho deciso di dialogare con me stessa e ascoltarmi davvero. Ora vedo e cammino bene ma soprattutto ringrazio per ogni passo e per la possibilità di poter vedere le meraviglie del mondo.
Quante cose diamo per scontate? Iniziamo ringraziando tutto ciò che diamo per scontato come vedere o respirare.
Tutto ciò che viviamo è parte della nostra opera in questo viaggio e come in tutti i viaggi se pensiamo solo alla meta da raggiungere ci perdiamo le meraviglie che incontriamo nel percorso.
Possiamo davvero trasformare tutto lasciando andare paura e giudizio.
Tutto è connesso, siamo uno, siamo specchi gli uni degli altri e siamo qui per imparare ad essere ciò che siamo su un altro piano (dimensione).
In questi giorni sono partita e mi sono spostata lasciando le certezze di "casa", ma la casa dov'è?
E' nel nostro cuore, siamo cittadini del mondo e i confini sono solo creazioni di un sistema che risponde al vecchio paradigma che si sta sgretolando.
La questione più importante di tutte è che abbiamo scelto noi di essere qui in questo dato periodo. Viviamo insieme a Gaia la trasformazione delle energie.
Sentiamoci parte del cambiamento poichè lo siamo ma sta sempre e solo a noi decidere di allinearci e fluire o porre resistenza.
Allinearsi al cambiamento a cuore aperto ci permette di creare e seguire le intuizioni portate dal divino quale siamo.
E allora apriamoci e diamo spazio all'amore.