martedì 27 ottobre 2015

Vivere consapevoli nel qui ed ora

Vivere nel qui ed ora è una questione di pratica e di disciplina interiore.
Ogni momento così diventa buono per portare l'attenzione nel nostro centro, per sentire e percepire ogni cosa e vederla sotto un altro punto di vista:quello dell'osservatore che ama comprende senza giudizio e con tanto tantissimo amore.
Chi osserva chi?
Sono giochi di stati di coscienza diversi, sperimentazioni iniziali che con la pratica giorno dopo giorno diventano strumenti in mano abili.
Nel momento in cui osserviamo smettiamo di identificarci ed è come se uno zainetto di ruoli, etichette, giudizi, definizioni, scendesse giù dalle nostre spalle.
E allora diventiamo Uno con l'amore universale, sentiamo l'energia crescere dentro di noi e la forza per essere l'Amore quale siamo.
Potremo così agire in uno stato di piena consapevolezza, qualsiasi azione sarà portata avanti ben consci di ciò che si sta facendo, e a quel punto anche fare le pause o il non fare nulla se affrontati con consapevolezza saranno azioni.
Le reazioni saranno sempre meno, perchè saremo semprre più attenti a chi sta muovendo qualcosa dentro di noi, chi sta parlando, chi sta soffrendo, chi sta protestando, chi sta resistendo o scappando.
Così potremo lavorare su di noi e al contempo trasformare il mondo nel regno pieno di luce come a casa.
La sperimentazione è il motivo per cui esistono così tante forme di vita, stili di vita, pensieri ed emozioni. Possiamo scegliere e decidere noi cosa vogliamo pensare e come vogliamo sentirci.

nel momento in cui diventiamo consapevoli di ogni nostra azione non vi sarà più spazio per le reazioni, per le influenze o le manipolazioni, per il "non lo sapevo" o il "non me lo sarei mai aspettato".
nel momento in cui siamo consapevoli di essere in ogni momento presenti e grati alla vita e all'universo ogni cosa diventerà parte del nostro percorso, ogni gesto sarà effettuato con il sorriso interiore di un'anima che splende.
così percepiremo l'essenza dell'Uno e del Tutto una cosa sola.

martedì 20 ottobre 2015

Come il pensiero così la parola.



L’importanza della parola. Cosa vuoi che siano, sono solo pensieri, osservazioni, constatazioni, spesso giudizi camuffati o palesi, ma davvero hanno tutta questa importanza? Si, come il pensiero così la parola.
A tal proposito ho trovato qualche spunto di riflessione per tutti, per ricordarci di respirare ed essere consapevoli del momento presente ogni volta che stiamo per aprire bocca e dire qualcosa.

Don Miguel Ruiz scrive nei 4 Accordi:
1. Sii impeccabile con la parola:  La parola è il potere con cui creiamo, la parola è una forza, è il potere di esprimere e comunicare, di pensare e quindi di creare gli eventi della nostra vita. Come una spada a doppio taglio può creare un sogno magnifico, oppure distruggere tutto.
Da quello che si evince leggendo il primo accordo è che l’importanza della parola è sacra. Ora pensiamoci bene un attimo: quante parole usiamo per diffondere amore, armonia e gioia e quante ne usiamo per diffondere i veleni che appesantiscono il nostro corpo come rabbia, odio, invidia o gelosia?
La parola quindi è il dono più grande che abbiamo e siccome l’universo ci restituisce ciò che inviamo, a seconda di come ne faremo uso potremo essere liberi o schiavi, liberi in un clima di amore ed emozioni positive o schiavi in un clima di paura ed emozioni negative.

Il Dalai Lama scrive parlando dei “Dieci ladri della tua energia”:
1- Lascia andare le persone che solo condividono lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente.
Lamentarsi al solo fine di “sfogarsi” esprimendo negatività crea un clima in piena risonanza con la lamentela, triste e pesante, in cui l’attenzione è puntata non alla soluzione e alla via d’uscita ma solamente al problema visto da infiniti punti di vista sempre problematici. Stesso discorso per il giudizio dove l’occhio è puntato al lato negativo di persone, cose ed eventi. È poco salutare sia per chi sta esprimendo pensieri di questo tipo e sia per chi li sta raccogliendo.

Gandhi ci dà un ottimo collegamento tra pensieri, parole e vita:
Osservate i vostri pensieri, essi diventano parole.
Osservate le vostre parole, esse diventano azioni.
Osservate le vostre azioni, esse diventano abitudini.
Osservate le vostre abitudini, esse diventano il vostro carattere.
Osservate il vostro carattere, esso diventa il vostro destino.
Quindi sta a noi decidere cosa vogliamo essere e creare nel nostro futuro, tutto parte dai nostri pensieri sui quali possiamo avere un controllo se così si può chiamare l’auto-osservazione. I pensieri possono essere osservati e dirottati grazie alla mente, la quale è un mezzo potentissimo se usato con consapevolezza.

Infine Socrate ci offre un ottimo spunto per imparare a parlare seguendo la via del cuore attraverso la storia dei Tre setacci:
Nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza.
Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:
“Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?”
“Un momento“, rispose Socrate, “Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.”
“I tre setacci?”
“Sì“, continuò Socrate. “Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Io lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è VERO?”
“No… ne ho solo sentito parlare.”
“Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di BUONO?”
“Ah no, al contrario!”
“Dunque“, continuò Socrate, “vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. È UTILE che io sappia cosa avrebbe fatto questo amico?”
“No, davvero.”
“Allora“, concluse Socrate, “se ciò che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile, io preferisco non saperlo; e consiglio a te di dimenticarlo.“
Questa storia ci offre un grande spunto per riflettere prima di parlare male di qualcuno o ascoltare qualcuno che parla male di qualcun altro.
Ricordiamoci che è sempre nostra responsabilità ciò che esce dalla nostra bocca e ciò che quindi vogliamo inviare all’universo.

Vogliamo essere leggeri e vivere una vita piena di armonia? Cominciamo dalla parola, come esercizio, sicuramente utile per prestare attenzione ai pensieri che produciamo.
I pensieri sono la fonte creativa della nostra realtà, essi vanno a braccetto con le emozioni che proviamo, cosa ci costa portare attenzione a loro? Nulla. Cosa ci porta? Grandi passi avanti nell’evoluzione personale e collettiva.
Siamo Uno e siamo qui per imparare a sentirci uno in una dimensione in cui la separazione è all’ordine del giorno, ma siamo Uno e siamo Amore, possiamo farlo, possiamo brillare e rendere tutti più luminoso questo pianeta.

venerdì 9 ottobre 2015

Guardiamo le cose da un punto di vista più alto.

Come le energie si muovano è spesso difficile da percepire per la mente razionale. Essa può cercare una spiegazione logica ma questa non è supportata dalla consapevolezza dell'essere.
Capire non è sentire, vivere le esperienze in prima persona pienamente consapevoli e presenti, connessi all'anima, alla matrice energetica, all'universo intero, al Tutto, è una cosa che la mente razionale ha qualche difficoltà a concepire.
Mi riferisco soprattutto al mondo occidentale dove i condizionamenti e gli insegnamenti hanno portato a ignorare sempre di più il collegamento tra corpo-mente-spirito scollegandoli l'un l'altro.

Il caso non esiste, tutto è perfetto così com'è, qualsiasi cosa.
Se non avessimo affrontato quella determinata esperienza ora non saremmo così come siamo, e per quanto bella o brutta possa essere stata essa fa parte di noi e solo noi possiamo trarne insegnamento o lasciare che in qualche modo si ripeta, finchè non impariamo la lezione.
Quante occasioni abbiamo perso? Occasioni per poter essere ciò che siamo, ciò che sentiamo dentro, al livello più profondo del nostro essere. Occasioni per poter dire ciò che in quel momento avremmo voluto dire, di poter fare ciò che la nostra intuizione aveva portato in superficie.
Quante volte non avendo seguito ciò che sentivamo nel profondo poi abbiamo continuato a reprimere una parte o anche tutto il nostro essere?

La questione è che siamo qui, nati su questo pianeta, per un motivo ben preciso, ripeto nulla è a caso.
Può essere che questo scopo sia aiutare una o mille persone, non ha importanza su una scala di valori siamo tutti unici e speciali, tutti.
Ognuno con i propri tempi e modi (le vie sono infinite e ognuno ha il proprio paio di scarpe) potrà guarire le ferite interiori di una vita. Con sempre maggior consapevolezza, presenza e connessione potrà lasciare i pesi che rallentano la salita e tagliare le catene che impediscono di prendere il volo.
Sta a noi, solo a noi. Nessun salvatore, nessun messia.
Siamo tutti connessi e ad un livello più alto ci teniamo tutti la mano possiamo dire.
Che l'evoluzione sia cosa facile non l'ha mai detto nessuno ma una volta compreso accettato e percepito che siamo energia allora inizieremo a fluire.
 Sta a noi riconoscere cosa ci portano, quale specchio e quale lezione, le persone che entrano nella nostra vita. Se iniziamo a vedere tutto da un punto di vista più alto allora riusciremo a cogliere tutti i messaggi e riusciremo a farne degli strumenti preziosi.
Abbiamo il potere di scegliere come indirizzare la nostra vita, nel bene e nel male, nella luce e nel buio. Una prova potrebbe essere dire si o anche dire no, sta sempre e solo a noi riconoscerla, ma una volta superata la sensazione che proveremo sarà di leggerezza, sarà di gioia interiore e pace.
Il dialogo interiore e le voci dell'ego saranno zittite poichè avremo agito secondo l'amore universale.

Quindi anime belle facciamo questo passo in direzione di una nuova meravigliosa realtà da vivere, cambiamo paradigma, cambiamo tutto ciò che ormai è vecchio e non risuona con le leggi dell'amore soprattutto. Possiamo farlo e in amore la paura svanirà, quindi....c'è da ballare? E allora balliamo!

sabato 3 ottobre 2015

Tutto ciò che è sarà.


Epoca di grandi cambiamenti e caos.
Le coscienze degli uomini vengono frullate dalla paura e la coscienza collettiva rischia il collasso a questi ritmi. Gaia si vuole sollevare e chi non si eleva con lei avrà da fare un altro giro in giostra.
Sperimentiamo la separazione e la divisione, come in piccolo così in grande: siamo "mente e anima" ma siamo un'entità sola qui e ora così come siamo "io e tu" ma siamo Uno, connessi e parte del Tutto insieme.
Facciamo tutti parte della co-creazione universale ce ne rendiamo conto?
Siamo tutti cittadini del mondo, i confini li ha inventati l'uomo così come i muri e le barriere.
Provare odio e paura nei confronti di un nemico creato da un'idea instillata nelle menti delle persone è un dispendio di energie unico. Il risultato è solo uno spettacolo agli occhi di chi guarda poichè la guerra la fa chi prova questo genere di emozioni basse e sopratutto dal punto di vista terreno la nutre e le da la possibilità di venire messa in atto.
I più difficili da amare sono quelli che hanno più bisogno d'amore.
Siamo stati tutti bambini ce lo ricordiamo?
Abbiamo sognato tutti un mondo migliore o no?
Ogni pensiero che formuliamo è un semino che piantiamo nell'universo e più questo pensiero è forte e alimentato da emozioni più prenderà forma rapidamente.
Il mondo esterno è uno specchio di ciò che succede nel nostro piccolo mondo interiore.
Iniziare ad osservare ciò che succede ci permette di renderci consapevoli di cosa abbiamo dentro.
Siamo consapevoli in fondo solo del 5% (a grandi stime) e tutto il resto è un'incognita.
Quindi per conoscerci a fondo abbiamo solo che da osservare noi stessi e il mondo in cui viviamo.
Le energie negative non avranno di che alimentarsi se smetteremo di nutrirle con i pensieri di bassa densità come rabbia, giudizio, paura ecc.
Ognuno ha il proprio paio di scarpe da portare e il proprio cammino da condurre.
Possiamo tenerci per mano piuttosto che prenderci a spintoni.
Le risorse della Terra sono abbondanti, c'è ricchezza per tutti, parlo della possibilità di vivere bene ed in armonia non di un accumulo sfrenato.
Impariamo a vivere nel qui ed ora, impariamo a coesistere in armonia con ogni creatura vivente, possiamo farlo ma solo partendo da noi per primi.
Impariamo a cogliere la bellezza in ciò che viviamo giorno dopo giorno, in fondo è una nostra creazione.
Quanto amore ci doniamo? Quanto amore incondizionato siamo in grado di diffondere?
Amor proprio non è egoismo, sono proprio all'opposto, come essere forti non vuol dire essere arroganti.
La calma e la pace interiore sono qualità incredibilmente preziose.
Riconoscere l'ego e i tranelli mentali è opera ardua, più si sgrossa  il lavoro e più diventano fini e sottili, ma si arriverà ad un punto in cui l'amore e la piena accettazione ci porteranno a riconoscere l'Uno in noi, nella nostra entità, e nel mondo.
Quindi se possiamo allora facciamo un sorriso, aiutiamo ad attraversare la strada chi è in difficoltà, regaliamo qualcosa che non utilizziamo più a qualcuno che ne ha bisogno, agiamo nei confronti delle altre anime come vorremmo che facessero con noi.
L'aspettativa di ricevere gratitudine o qualcosa in cambio è un peso da lasciare poichè renderebbe difficile poi apprezzare il gesto appena fatto.
Possiamo essere contenti di noi stessi già solo per il fatto di esserci aperti e aver fatto qualcosa per qualcuno. Poi l'universo penserà al resto.
Chiediamo se abbiamo bisogno di aiuto, chiediamo se pensiamo di avere bisogno.
L'autunno ci aiuta a lasciare andare il vecchio per preparare il terreno ai nuovi semi.
Così tutto ciò che è sarà.