martedì 20 ottobre 2015

Come il pensiero così la parola.



L’importanza della parola. Cosa vuoi che siano, sono solo pensieri, osservazioni, constatazioni, spesso giudizi camuffati o palesi, ma davvero hanno tutta questa importanza? Si, come il pensiero così la parola.
A tal proposito ho trovato qualche spunto di riflessione per tutti, per ricordarci di respirare ed essere consapevoli del momento presente ogni volta che stiamo per aprire bocca e dire qualcosa.

Don Miguel Ruiz scrive nei 4 Accordi:
1. Sii impeccabile con la parola:  La parola è il potere con cui creiamo, la parola è una forza, è il potere di esprimere e comunicare, di pensare e quindi di creare gli eventi della nostra vita. Come una spada a doppio taglio può creare un sogno magnifico, oppure distruggere tutto.
Da quello che si evince leggendo il primo accordo è che l’importanza della parola è sacra. Ora pensiamoci bene un attimo: quante parole usiamo per diffondere amore, armonia e gioia e quante ne usiamo per diffondere i veleni che appesantiscono il nostro corpo come rabbia, odio, invidia o gelosia?
La parola quindi è il dono più grande che abbiamo e siccome l’universo ci restituisce ciò che inviamo, a seconda di come ne faremo uso potremo essere liberi o schiavi, liberi in un clima di amore ed emozioni positive o schiavi in un clima di paura ed emozioni negative.

Il Dalai Lama scrive parlando dei “Dieci ladri della tua energia”:
1- Lascia andare le persone che solo condividono lamentele, problemi, storie disastrose, paura e giudizio sugli altri. Se qualcuno cerca un cestino per buttare la sua immondizia, fa sì che non sia la tua mente.
Lamentarsi al solo fine di “sfogarsi” esprimendo negatività crea un clima in piena risonanza con la lamentela, triste e pesante, in cui l’attenzione è puntata non alla soluzione e alla via d’uscita ma solamente al problema visto da infiniti punti di vista sempre problematici. Stesso discorso per il giudizio dove l’occhio è puntato al lato negativo di persone, cose ed eventi. È poco salutare sia per chi sta esprimendo pensieri di questo tipo e sia per chi li sta raccogliendo.

Gandhi ci dà un ottimo collegamento tra pensieri, parole e vita:
Osservate i vostri pensieri, essi diventano parole.
Osservate le vostre parole, esse diventano azioni.
Osservate le vostre azioni, esse diventano abitudini.
Osservate le vostre abitudini, esse diventano il vostro carattere.
Osservate il vostro carattere, esso diventa il vostro destino.
Quindi sta a noi decidere cosa vogliamo essere e creare nel nostro futuro, tutto parte dai nostri pensieri sui quali possiamo avere un controllo se così si può chiamare l’auto-osservazione. I pensieri possono essere osservati e dirottati grazie alla mente, la quale è un mezzo potentissimo se usato con consapevolezza.

Infine Socrate ci offre un ottimo spunto per imparare a parlare seguendo la via del cuore attraverso la storia dei Tre setacci:
Nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza.
Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:
“Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?”
“Un momento“, rispose Socrate, “Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.”
“I tre setacci?”
“Sì“, continuò Socrate. “Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Io lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è VERO?”
“No… ne ho solo sentito parlare.”
“Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di BUONO?”
“Ah no, al contrario!”
“Dunque“, continuò Socrate, “vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. È UTILE che io sappia cosa avrebbe fatto questo amico?”
“No, davvero.”
“Allora“, concluse Socrate, “se ciò che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile, io preferisco non saperlo; e consiglio a te di dimenticarlo.“
Questa storia ci offre un grande spunto per riflettere prima di parlare male di qualcuno o ascoltare qualcuno che parla male di qualcun altro.
Ricordiamoci che è sempre nostra responsabilità ciò che esce dalla nostra bocca e ciò che quindi vogliamo inviare all’universo.

Vogliamo essere leggeri e vivere una vita piena di armonia? Cominciamo dalla parola, come esercizio, sicuramente utile per prestare attenzione ai pensieri che produciamo.
I pensieri sono la fonte creativa della nostra realtà, essi vanno a braccetto con le emozioni che proviamo, cosa ci costa portare attenzione a loro? Nulla. Cosa ci porta? Grandi passi avanti nell’evoluzione personale e collettiva.
Siamo Uno e siamo qui per imparare a sentirci uno in una dimensione in cui la separazione è all’ordine del giorno, ma siamo Uno e siamo Amore, possiamo farlo, possiamo brillare e rendere tutti più luminoso questo pianeta.

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