Bellezza e Amore

Questa intervista nasce dopo esser stata pensata molto tempo fa, è stata riscritta, ha vissuto trasformazioni (scrissi un articolo sul tema Bellezza e Amore nel dicembre 2015 ma tutto evolve). 
Ho avuto bisogno di passare dalla mente al cuore e aprirmi per far si che arrivassero le risposte. In questo mi ha aiutato Gaia Giacon make up artist, ricercatrice e sperimentatrice, anima luminosa che mi ha trasmesso preziosi insegnamenti su energia e materia.
Si parla di Bellezza e Amore in tutte le loro forme, vi auguro una lettura a cuore aperto.

1) Amore e Bellezza, due concetti presenti nel nostro vocabolario quotidiano, spesso interpretati secondo schemi di pensieri condizionanti lontani da loro significato più puro. Cosa sono Bellezza e Amore?
Nel modo di pensare comune, la bellezza riguarda prettamente l'estetica “di superficie” di una persona, di un luogo, di un oggetto; l'amore è considerato un sentimento,  uno scambio di effusioni e affetto in relazione ad altre persone, e viene normalmente investito di tutta una serie di aspettative e condizioni.
A un livello più profondo, Bellezza e Amore sono vibrazioni, frequenze molto elevate di energia, e sono strettamente connesse: la Bellezza che emana un luogo, una musica, un'opera d'arte, la Natura, il Cosmo, possono produrre, in chi guarda con occhi puri, uno stato elevato di coscienza, che a sua volta provoca emozioni superiori, pari a uno stato di innamoramento. "Sentire" la Bellezza con tutti i sensi, apre il cuore e permette di accedere all'amore nella sua accezione più elevata, l'Amore "puro", o "divino".
Amore e Psiche di Antonio Canova
2) Amare se stessi. Cosa vuol dire?
Questa è una domanda che mi sono posta a lungo. Anche qui ci sono vari livelli, a seconda del grado di consapevolezza raggiunto.
Per molti, amare se stessi significa coccolarsi, riempirsi di attenzioni come farebbe un innamorato, fare cose che si amano e danno soddisfazione, dedicare tempo a se stessi invece che solo agli altri. Tutto giusto, ma si rimane a livello della personalità, smuovendo poco ciò che c'è sotto la superficie. Vivendo in questo modo staremo sicuramente meglio e aumenteremo l'autostima, ma non è certo che ci ameremo profondamente.
Per quanto mi riguarda, sono giunta alla conclusione che amare se stessi vuol dire accettarsi nella propria totalità, zone d'ombra comprese; approvarsi, sia nei momenti di elevazione interiore, sia in quelli in cui cadiamo nei tranelli dell'ego o facciamo qualcosa che reputiamo sbagliato. Ci vuole un lavoro interiore a monte per realizzare questo stato, poiché solitamente non ci rendiamo nemmeno conto di cosa ci sia nel nostro lato oscuro...l'idea di averlo in noi ci spaventa talmente, che preferiamo non guardarci dentro e fingere che non esista.
Bisogna accettare l'idea che non è possibile prescindere dalle nostre zone d'ombra, non sono aspetti "sbagliati" di noi, esistono e basta. Oltre ad essere divini siamo anche terreni: il lato oscuro fa parte del "pacchetto completo" dell'essere umano.
Altra cosa importante è mettere il proprio sentire al primo posto, per non cedere alla tentazione del bisogno di approvazione, agendo per compiacere gli altri o comportandoci come ci si aspetta da noi; riappropriarci del diritto di dire "No" quando sentiamo di dirlo e di non fare qualcosa che ci viene richiesto quando in realtà non vogliamo farlo.
Diventare il centro della nostra vita, non a livello egoistico ma di rispetto per noi stessi, per chi siamo e per come vogliamo sia la nostra vita.
3) Quanto contano le ferite emotive, che sono racchiuse a livello inconscio, con la capacità di percepire, sentire e vedere la Bellezza in noi stessi e nel mondo?
La risposta a questa domanda si collega alla precedente.
Nell'educazione impartitaci da famiglia e società, essere "buoni" significa molto spesso eseguire passivamente quello che ci viene detto, senza la possibilità di ascoltarci e decidere se per noi è accettabile interiormente, perché altrimenti veniamo giudicati, esclusi, puniti. Non siamo liberi di decidere cosa è meglio per noi né di essere noi stessi fino in fondo.
Un bambino si rende conto molto presto che per i genitori non va bene così com'è, ma deve comportarsi in un certo modo per compiacerli, e quindi per essere amato.
Dalla percezione che il bambino ha del comportamento dei genitori nei suoi confronti, nasce tutta una serie di conflitti interiori che provocano le ferite inconsce. Nessuno è esente, a livello più o meno profondo le abbiamo tutti, e sono responsabili del livello della nostra autostima. Proprio perché nascono dalla percezione di essere giudicato negativamente per il suo comportamento naturale, il bambino reprimerà la sua indole per conformarsi a ciò che i genitori (e in seguito la società) si aspettano da lui, poiché lui stesso si giudicherà non meritevole di essere amato per come è realmente; quindi, per difesa, inizierà ad indossare delle maschere, che lo aiuteranno anche ad attutire il dolore provocato dal giudizio.
Non potendo percepire la Bellezza e la Perfezione che albergano in lui, come potrà vederle riflesse negli altri e nel mondo?
Solo portando alla luce, scoprendo e guarendo le nostre ferite attraverso un lavoro interiore mirato saremo in grado di oltrepassare il giudizio nei confronti di noi stessi e del prossimo. A quel punto il velo cadrà, scoprendo un mondo intero di Armonia Divina.

4) Dove ci può portare seguire il giudice interiore?
Di nuovo mi ricollego alla risposta precedente. Il giudice interiore è un'eco del giudizio condizionante dei familiari e della società nei nostri confronti; siamo "sbagliati", dobbiamo correggere i nostri "difetti", siano essi caratteriali o estetici, per conformarci a un modello distorto di perfezione, bravura, bellezza, competenza, successo.
Un modello irrealistico, omologante e spesso snaturante. Paragonandoci ad esso non ne usciremo mai vincenti, ci sentiremo sempre inadeguati. In realtà facciamo sempre del nostro meglio con quello che abbiamo a disposizione, in noi stessi incarniamo già la perfezione massima a cui possiamo aspirare in ogni momento, ma confrontandoci con l'esterno e con quanto ci viene richiesto di emulare, risulteremo sempre sminuiti.

5) Bellezza interiore e bellezza esteriore: profondità vs superficie. Che rapporto c’è?
La bellezza esteriore è sicuramente un piacere per gli occhi. Il ricercarla e ammirarla nasconde qualcosa di più profondo: la ricerca della Bellezza e dell'Armonia del Creato.
Non è sbagliato, lo diventa solo se ci fossilizziamo sullo spasmodico inseguimento di un ideale distorto e irraggiungibile, se ci fermiamo alla superficie. Ad esempio, ricercare ossessivamente la magrezza e sentirsi brutti e sbagliati se non si riesce ad ottenerla, non tenendo conto di avere una costituzione corporea che non permette un fisico esile per sua natura: questo è irrealistico e dà solo adito a frustrazione, nei casi più estremi a malattie. Puntare l'attenzione solo sulla bellezza interiore, a mio avviso è  ugualmente fuorviante, in certi casi una consolazione palliativa, in altri un distaccarsi dalla materia puntando l'attenzione solo sullo spirito.
Siamo fatti di carne oltre che di anima. Focalizzarci solo su un aspetto a discapito dell'altro non dà mai l'equilibrio come risultato. E' giusto curare il proprio aspetto, se non se ne fa una ragione di vita: è un modo per onorare e rispettare il nostro corpo, per accrescere la Bellezza, nella sua accezione più alta, nel mondo. Guardarsi allo specchio sentendosi grati, ricavare soddisfazione da ciò che di bello vi vediamo riflesso, smantellando il filtro del modello stereotipato che ci porta a fissarci solo sui difetti, veri o presunti, è un'arte in cui allenarsi.
Anche questo fa parte dell'accrescimento dell'autostima, anche questo ci aiuta ad elevarci.

6) Quale strada possiamo percorrere per poter vedere la Bellezza in ogni cosa? Quanto conta “l’allineamento mente-cuore”?
La musica, la danza, l'arte, tutte le espressioni del genio e dell'animo umano.
La perfezione, varietà e abbondanza della Natura.
La Bellezza del nostro pianeta, delle stelle e dell'Universo in cui ci troviamo immersi, che sono organismi pieni di energia e di vita.
Il miracolo della nostra macchina biologica che nasconde un intero microcosmo di particelle vive, che si muovono e agiscono perfettamente e in autonomia e sincronia, come mosse da un'intelligenza superiore. Come può tutto questo non suscitare uno stupore profondo e con esso un'ammirazione e un’amore senza eguali?
Basta guardare con attenzione...come se fosse la prima volta...tornare a vedere, attraverso gli occhi dei bambini che siamo stati, tutta la meraviglia che permea il Creato, dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande...e ci riempiremo di amore per il Tutto, compresi noi stessi.

7) Parliamo di lavoro alchemico: Alchimia Superior o Ars Brevis. Amore e Bellezza possono essere parole chiave di questo tipo di lavoro?
Lo sono. Come ho spiegato prima, la Bellezza ci porta a provare emozioni superiori, e quindi ad elevarci interiormente. Il cuore pian piano si apre, fino a spalancarsi e divenire canale per l'Amore puro. Bisogna nutrirsi di Bellezza, costantemente. E' qualcosa a cui in genere non siamo abituati, o non lo siamo più. A mio parere va fatto per gradi, perché ci si deve in qualche modo adattare alle vibrazioni superiori, che sovraccaricano di energia i nostri corpi.
8) Quale lampadina ci puoi lasciare grazie alla tua esperienza?
Non cercare mai di raggiungere un ideale, sia esso esteriore o spirituale. Sei già perfetto, in ogni momento.
Se ne senti la necessità, fai un lavoro su te stesso, scava nelle tue profondità, rovista nel lato oscuro. Tira fuori la melma dal pozzo, ripuliscilo e riempilo di acqua limpida.
Altrimenti goditi la Bellezza da cui sei circondato, onora il viaggio che stai percorrendo.
Segui solo il tuo sentire.
Non avere paura del cambiamento, è il motore dell'Universo, in cui niente è fermo, perfino le galassie o la più piccola particella dell'atomo.
Cambiare punto di vista e credenze è normale.
Elevarsi ai più alti piani dell'esistenza e cadere nelle emozioni più basse sono cicli che si rincorrono: sii paziente con te stesso, la Natura stessa è ciclica.
Forse giungerai a una stabilità interiore, alla Pace al di sotto della superficie, ma non fare del raggiungimento di questo stato un obiettivo, è qualcosa che arriva spontaneamente e non può essere provocato da te.
Tu puoi solo preparare il terreno. Il seme germoglia da solo.
Coltiva solo Amore e Compassione senza aspettative, e il resto verrà naturalmente.
Questo messaggio è per me. E solo di riflesso per voi, che siete all'interno del mio mondo...
Un abbraccio d'Amore.
Gaia


 



Grazie Gaia!!
oer chi volesse contattarla ecco il profilo fb Gaia Giacon

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