La Lampadina del Giorno 115 - 24 aprile 2016

Affrontare il dolore
Fa male.
Partiamo da questo punto.
Non è una passeggiata in riva al mare con un raggio di sole che ti accarezza la pelle.
E' una bufera che ti divora lo stomaco, ti spezza la schiena e ti schiaccia la testa.
Non sempre è così, non per tutti in questo modo, ognuno ha la sua personale via di trasmutazione del dolore.
Cosa accade?
Siamo immersi nell'identificazione totale con la personalità che stiamo vivendo in questa vita, con l'io egoico, con il nostro passato e le nostre esperienze.
Ci siamo totalmente dimenticati di chi siamo.

Torniamo in noi. Osserviamo cosa accade da un altro punto di vista, più alto e distaccato, privo di giudizio.
Finchè rimaniamo identificati con la personalità il dolore sarà immenso.
Ricordiamoci che siamo qui ed ora, che siamo qui per un preciso scopo e che questo momento è essenziale per rinascere puri.
Fuggire non serve a nulla, come non serve a nulla raccontarsela ripetendo a gran voce affermazioni positive o frasi illuminanti.
Siamo sempre ad un livello mentale.
Fa parte del gioco tutto ciò, le resistenze dell'ego sono"dure a morire".
Accompagniamo con amore a morire quella parte di noi che continua a voler essere vittima, schiavo e sofferente.
Lasciamo andare con un sorriso tutto ciò.
Dentro sentiremo come un soffio vitale che genera una strana sensazione di pace.
Ogni ferita colmata di amore.
Ogni maschera e ruolo lasciati andare con amore.
Trasmutiamo il piombo in oro. Ora.
Agiamo. Siamo amore e possiamo farlo.

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