La Lampadina del Giorno 132 - 11 maggio 2016

Controllo
"Cosa accadrebbe se tu abbandonassi ogni frammento e ogni desiderio di controllo, fino al più infinitesimo impulso a controllare qualsiasi cosa, ovunque, compreso tutto ciò che potrebbe accaderti in questo stesso istante? Immagina di poter rinunciare completamente e definitivamente al controllo, a qualsiasi livello. Se tu fossi in grado di rinunciarvi in modo totale e assoluto, saresti allora un essere spiritualmente libero.[...]
Il problema essenziale che costringe le persone a sperimentare se stesse come esseri separati è il desiderio e la volontà di controllo. La paura sorge quando credi di non aver alcun controllo. [...]
È naturale che a questo punto le persone mi chiedano: «E adesso, come lascio andare il controllo? Come si fa?». E io posso solo dire che questa stessa domanda è il tuo controllo. Il controllo sta cercando di fare il suo lavoro. [...] Lascia andare, semplicemente. [...]
Lasciar andare presuppone sperimentare la morte del nostro io separato, e questa è una morte molto, molto profonda. Profondissima. [...]
Lasciar andare ogni pretesa sul momento. Ogni volta che hai qualche pretesa su questo momento - che ti dia qualcosa o che tolga di mezzo qualcos'altro - vi è sofferenza. [...]
La mente ha paura di lasciar andare le proprie pretese, perché pensa che se molla la presa non otterrà ciò che vuole [...]. Smettila di cercare d'essere una persona migliore, e sarai una persona migliore. Smettila di cercare di perdonare, e il perdono accadrà. Fermati e fa silenzio. [...]
È come se cominciassi ad andare a caccia del gioiello che già possiedi in tasca [...].
Ciò che tu sei è l'unica cosa che non puoi ottenere"
(Adyashanti)

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