La Lampadina del Giorno 153 - 01 giugno 2016

Tempesta di dolore
Si soffre tanto quanto è aperta la ferita in noi. Che sia una scheggia o una voragine.
Ma questo è indice di quando poco ci amiamo, di quanto poco colmiamo d'amore quella ferita.
Non con amore che arriva da fuori ma da dentro di noi
Il confronto con l'altro può far male se e solo se non riconosciamo lo specchio che ci offre.
Se guardiamo a cuore aperto possiamo riconoscere l'Uno che parla attraverso l'altro e vederne la bellezza. La sofferenza in genere è segno che qualcosa non va, siamo qui per trasmutare.
Siamo qui per Essere amore.
Non siamo qui per soffrire.
Il dolore è un segnale ed è da ascoltare ma solo per poterlo trasformare in fuoco e per trasformare tutto dentro di noi
È difficile si ma diciamo meglio che non sempre è facile e ci vuole soprattutto tutta una vita di pratica.
Ma siamo qui perché possiamo farlo e ne abbiamo gli strumenti.
L'identificazione con la mente è il primo ostacolo.
Siamo Esseri di Luce in un corpo fisico.

La tempesta fa paura alla macchina biologica e noi quando identificati con essa ci ritroviamo limitati. 
Ricordiamoci chi siamo e possiamo anche ballare trasformando la tempesta in una festa.

ps: Questa lampadina nasce unendo risposte che ho dato ad un post in un gruppo che amministro su fb in cui si chiedeva se poteva esistere un limite equo alla sofferenza data dal confronto con l'altro.

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