I tre corpi di natura inferiore
"Forse non tutti sanno che noi esseri umani siamo costituiti
da tre corpi di natura inferiore, i quali dovrebbero servire all'Anima per
poter agire nel piano terreno in cui ha deciso di
incarnarsi.
Essi sono il corpo fisico (che tutti conosciamo e al quale siamo
legatissimi tanto da identificarci erroneamente in esso), il corpo astrale, o
corpo dei desideri e il corpo mentale, legato appunto ai pensieri e quindi alla
mente.
Chi desidera lavorare su di sè deve conoscere tutto questo perchè per
arrivare a "sentire la voce della nostra Anima" dobbiamo per forza
avere padronanza del nostro corpo fisico, dobbiamo cioè essere consapevoli dei
movimenti che compie ,dei bisogni.che ha cercando di evitare la "meccanicità"... in pratica "l' addormentamento" di cui tanto si
parla.
Dobbiamo poi essere consapevoli delle nostre emozioni, accettarle, al
fine di poter eventualmente trasmutarle in emozioni superiori, dobbiamo
anche,ed è il passaggio più difficile...esser consapevoli dei nostri
pensieri, i quali hanno un gran potere su di noi e spesso vengono dalla mente e
non dalla nostra Anima...infatti noi pensiamo di pensare mentre spesso "veniamo pensati".
Per chi compie un serio.Lavoro su di sè queste sono le
basi su cui lavorare, solo cosi infatti ci si può " costruire" ciò che gli Alchimisti definiscono "Corpo dell' Anima"... e di questi
tempi credetemi avere un corpo di " riserva" sul quale migrare se le
cose si mettono male è una gran cosa!
Tornando ai tre corpi di cui l' Uomo è costituito è interessante notare come il Maestro Gesù, che senza dubbio era
un Risvegliato, un Alchimista e aveva in Sè la conoscenza Suprema, risorse
dopo TRE giorni....vi siete mai chiesti perchè tre e non due o cinque o un
mese? Il messaggio è chiaro ed è rivolto a noi (come sempre poichè tutti i
messaggi che il Maestro ci ha lasciato sono degli insegnamenti che ci
riguardano...). Perchè solo quando.saremo riusciti a "morire" ai
nostri tre corpi "fisici", legati cioè a questo piano terreno
potremo risorgere nell' Anima (sentirne cioè la sua voce...).
Ovviamente la morte
non e' intesa come disincarnazione, bensì come la cessata identificazione di
essi...io infatti, non sono il mio corpo, non sono le mie emozioni, non sono i
miei pensieri...essi fanno parte di me, mi servono per agire nella materia ma
io non posso identificarmi in loro poiche' io (noi) sono molto di più... io
sono Anima".
Luisella Passafiume
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