La Lampadina del Giorno 216 -03 agosto 2016

Ama i tuoi nemici

"Ecco come "amare il tuo nemico" step by step: a prova di idiota (for dummies!)!
1 - Esatto, ti incazzi come al solito perché qualcuno fa o dice qualcosa, right? Oppure perché semplicemente succede qualcosa: c'è traffico, la minestra è troppo calda, hai perso l'aereo come Macaulay Culkin. Ma...
2 - …ma tu sei fico\a e non ci caschi (o no?) e ti guardi dentro. Con pacchi di psicoterapia hai capito che non ce l'hai davvero con la minestra che è troppo calda (sebbene incazzarsi con del glutammato di sodio fosse troppo figo!) ma che la minestra ha riattivato un trauma dovuto al fatto che tua madre ti soffocava quando eri piccolo\a. Questo punto ce lo abbiamo? Ottimo, comprendere il momento in cui le ferite emotive si sono create in questa vita è già ottimo. Molti non ci arrivano. Congrats, come dicono l'americani! Ma...
3 - …ma tu sei ancora più fico\a e mi hai fatto pure la regressione alla vita precedente: non sei veramente incazzato\a con tua madre; è che qualche secolo fa eri gladiatore (pure se oggi sei donna, che c'entra??! L'Anima non ha sesso, ignurant!) …dicevo eri gladiatore ma non palestrato come Kurt Russell e quindi t'hanno infinocchiato nell'arena, ergo… oggi ancora te rode! Ce l'hai? Bene, più vai a fondo nella storia del tuo trauma, più chiaramente riesci a conoscerlo e a vederlo. Ma...
4 - …ma una cippa. A questo punto STOP. Esatto. A questo punto devi comprendere che indagare gli eventi che hanno determinato un trauma crea semplicemente una narrazione mentale che ti permette di contattare il "nodo emotivo" fino in fondo. Una volta che l'emozione negativa è venuta allo scoperto in tutta la sua estensione il film mentale dev'essere fermato, altrimenti ne rimarrai prigioniero\a. Il vero lavoro è sull'emozione. La verità è che non c'è la minestra molesta, non c'è tua madre che ti soffocava, non c'è il leone poco socievole nell'arena romana: c'è un'emozione qui e adesso (mi sento molto Eckhart Tolle, ogni volta che scrivo "qui e adesso"). Il mentale è stato come una scala per raggiungere l'emozione, ora che è uscita allo scoperto devi iniziare a ignorare ogni discorso mentale sulle cause dell'emozione, siano esse interiori o esteriori, attuali o passate. Non puoi fermare la mente. Ma DEVI (dico DEVI, osserva la maiuscola!) ignorare il discorso mentale sapendo che tutto ciò che dice è sogno e illusione.
5 - Iniziamo a divertirci. Ora non devi fare altro che sentire l'emozione. Sentila come un fenomeno che semplicemente avviene dentro di te, senza causa e senza nome: c'è questa sensazione, che brucia un po', fa un po' male; ma eliminato il film mentale che ti dice che è colpa di qualcuno\qualcosa, questa terribile sensazione diviene una semplice sensazione, appunto. Sei libero\a dall'illusione di dover cambiare qualcosa fuori o dentro di te per eliminarla. Lei c'è e te la devi tenere. Devi portare l'attenzione sulla sensazione fisica dell'emozione e… basta. Ogni secondo, ogni minuto, ogni giorno, mentre fai quello che fai, devi sempre e anche dare attenzione alla tua cara vecchia emozione negativa. Questa è la vera attenzione divisa: non sentire i piedi o il respiro ma portare il tuo nemico sempre con te, dedicandogli sempre metà della tua attenzione, qualunque cosa tu stia facendo. Come fanno quelle splendide mamme africane che prendono l'autobus o stanno in coda alle poste con il loro neonato sempre fasciato addosso: non stanno sempre lì a coccolarlo, o a cambiargli posizione;, non intervengono su di lui in continuazione come fanno spesso le madri europee iper-ansiose; sembrano persino ignorarlo: ma puoi SENTIRE che parte della loro attenzione è invisibilmente e discretamente rivolta al bambino. Così dev'essere con la tua sofferenza emotiva: non devi manipolarla senza sosta, cercare di spostarla, auscultarla eccessivamente; ma tenerla lì con te e sentirla con quieta e costante attenzione. Ecco tutto. E poi? Beh, poi basta… benvenuto\a nel Regno dei Cieli!
6 - Ah, come? Ti avevano detto che poi l'emozione negativa si "scioglie" e diventa Gioia? Birbante, ma allora vuoi barare! Eh, certo, che diventa Gioia, ma per questo devi AMARE quell'emozione. E per amare l'emozione negativa, il nemico, tu devi VOLERE che resti con te per sempre senza cambiare di una virgola. Devi accettare con letizia l'idea che per tutta l'eternità, qualunque cosa tu faccia, il nemico sarà lì con te, senza trasformarsi in "amico". Se no, che amore è? Se la tua fidanzata\il tuo fidanzato ti chiede "Mi ami?", tu cosa rispondi? "Beh, sei un cesso a pedali, ma ti amerò perché ho letto che se ti amo ti trasformi in una fotomodella\un fotomodello…" ? Questo ti pare amore? Eh, no, non puoi prendere per i fondelli l'Amore. Amore vuol dire che a te va benissimo così. Sei alle poste e l'ansia è lì. Giochi a calcetto e la tristezza è lì. Fai l'amore e la depressione è lì. Se poi accadrà che l'emozione diventi altro, non ti deve riguardare. Tu devi essere felice di vivere tutta la tua vita in compagnia di quell'emozione negativa. Solo se, quando questa verrà a mancare, sentirai la sua mancanza, vorrà dire che hai lavorato bene."
Alessandro Baccaglini

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