"La
vita è un sogno, si sogna di essere svegli, si sogna di addormentarsi e si
sogna di svegliarsi nuovamente.
Esattamente
come accade nei sogni notturni, dove non si ha assolutamente il potere di
decidere ciò che si sognerà e come si svolgeranno i sogni ma si può soltanto
viverli così come vengono, anche la vita dello stadio di veglia accade
spontaneamente e senza nessun controllo.
Certo
si possono fare supposizioni e programmi su ciò che accadrà domani ma non si ha
nessuna certezza che le cose andranno così.
Nonostante
questa evidenza, l'uomo, ritenendosi un'entità individuale e separata, ama
aggrapparsi al concetto di volontà individuale e libertà d'arbitrio e così,
tutto identificato nel corpo e nell'esistenza limitata che crede tutto ciò che
ha, si aggrappa perfino al concetto di permanenza delle cose, vorrebbe che
tutto restasse come da suo comfort, ma le cose del mondo, nel modo più assoluto
possono essere permanenti, da qui la sofferenza perché si vorrebbero a tutti i
costi certezze e immutabilità che la vita non può affatto offrire.
Il
quadro infine si completa se si considerano quegli sprazzi che molti chiamano
deja-vu e che offrono ad un osservatore intuitivo e consapevole la comprensione
che tutto è già accaduto e scritto e che soltanto appare attraverso l'illusione
spazio-tempo, che sono il volume e la durata dove gli oggetti fenomenici
possono apparire.
Perciò
l'uomo, ignaro della sua vera natura, appare come oggetto e vede tutto come
oggettivo, in divenire, come se gli accadesse attraverso il concetto del libero
arbitrio e della libera scelta.
Tuttavia
non è così.
Ogni persona, individuo, oggetto o creatura è una manifestazione
del tutto che compie esattamente la volontà di quell'unico soggetto esistente:
Dio. Tutto è solamente Dio.
Ecco
allora perché ogni sentiero spirituale culmina con l'abbandono, la resa,
"sia fatta la tua volontà", dissolvendo infine quella separazione tra
l'io e il Sé poiché esiste soltanto UNO.
Allora
non è forse la cosa migliore vivere spontaneamente momento per momento,
accogliendo ciò che viene in modo equanime, cercando la quiete interiore? Ai
posteri l'ardua sentenza."
Sennar
Karu
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