Riflessioni allo specchio
"Ma gli altri mi vedono come mi vedo io?". Avevo 13 anni quando formulai questa domanda.
Me lo ricordo come se fosse ieri, nonostante siano passati quasi 18 anni.
Solo ora riesco a rispondere alla Marzia adolescente che iniziava a porsi quesiti "filosofici".
La risposta che mi do è "no".
Perchè no? Ognuno guarda le cose secondo i propri filtri: condizionamenti, ferite emotive, credenze ecc.
Nel momento in cui vivremo nel presente, ci apriremo all'ascolto ed entreremo in piena connessione con l'altro, allora si potremo forse sapere ma solo perchè sentiremo.
Possiamo pensare all'empatia e ai neuroni specchio.
Detto questo ora so anche che la realtà che mi circonda è uno specchio del mio mondo interiore, ad esempio che il giudizio che sento provenire dagli altri rispecchia il giudizio che io provo verso me stessa.
Gli "altri" a questo punto diventano proiezioni del mio mondo, non sono così distanti e separati come può sembrare a prima vista.
Questo è il grande gioco di Maya.
A questo punto giochiamo senza se e senza ma.
Leggerezza diventa la parola che guida ogni passo, per essere leggeri abbiamo da Essere senza un Io di mezzo, e per Essere abbiamo da Vivere nel Qui ed Ora.
Nessun commento:
Posta un commento