La Lampadina del Giorno 245 - 01 settembre 2016

Ricorda di Essere
Quando sei, ricorda te stesso, ricorda di essere.
Questa consapevolezza della tua esistenza dovrebbe diventare continua.
Non è consapevolezza del tuo nome, della tua casta o della tua nazionalità.
Quelle sono cose futili, che non hanno alcun senso. Ricorda solo: Io Sono.
Sarà arduo, sarà molto difficile. All'inizio continuerai a dimenticartene: ci saranno solo alcuni istanti in cui ti sentirai illuminato, poi te ne dimenticherai nuovamente. Ma non sentirti triste; persino alcuni istanti sono una gran cosa.
Continua; tutte le volte in cui riesci a ricordare, riprendi il filo che avevi perso.
Quando te ne dimentichi, non preoccuparti; di nuovo ricorda, e a poco a poco gli intervalli si ridurranno, e sorgerà una certa continuità.
Tutte le volte in cui la consapevolezza assume continuità, non hai più bisogno di adoperare la mente. Allora non devi pianificare, perchè agisci a partire dalla consapevolezza, non dalla mente.
Allora non dovrai mai trovare scuse o spiegazioni. Sei ciò che sei, non c'è nulla da nascondere. Sei esattamente quello che sei e non c'è nient'altro che tu possa fare. Puoi solo rimanere in uno stato di continuo ricordo.
Proprio tramite questa attenzione, nascono la religione e la moralità autentiche.
Questo è ciò che gli indù chiamano "ricordo di sè", ciò che Buddha chiamava "giusta attenzione",ciò che Gurdjeff chiamava "ricordarsi di sè" e Krishnamurti consapevolezza.
La parte fondamentale della meditazione è proprio questa: ricordarsi che "Io Sono". Non vuol dire che devi ripetere nella testa "Sto camminando". Se lo ripeti non è ricordo. Devi essere consapevole a livello non verbale che "Sto camminando, mangiando, parlando, ascoltando".
Qualsiasi cosa fai l'"Io" all'interno non deve essere dimenticato: deve essere presente. Non è quell'essere consapevoli di sè che vuol dire imbarazzo.
E' consapevolezza del Sè. L'imbarazzo, la timidezza sono Ego.
La consapevolezza del Sè è purezza, essere semplicemente consapevoli che "Io Sono". Normalmente, la tua consapevolezza si dirige come una freccia verso l'oggetto. Mi guardi: tutta la tua consapevolezza si muove come una freccia verso di me.
Ricordo di sè vuol dire che la tua freccia sarà doppia: un lato sarà diretto verso di me e l'altro verso di te. Questa doppia freccia è "ricordo di sè"."
Osho

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