La Lampadina del Giorno 253 - 09 settembre 2016

Amare se stessi 2.0

"Amare se stessi. Cosa vuol dire?
Questa è una domanda che mi sono posta a lungo. Anche qui ci sono vari livelli, a seconda del grado di consapevolezza raggiunto.
Per molti, amare se stessi significa coccolarsi, riempirsi di attenzioni come farebbe un innamorato, fare cose che si amano e danno soddisfazione, dedicare tempo a se stessi invece che solo agli altri. Tutto giusto, ma si rimane a livello della personalità, smuovendo poco ciò che c'è sotto la superficie. Vivendo in questo modo staremo sicuramente meglio e aumenteremo l'autostima, ma non è certo che ci ameremo profondamente.
Per quanto mi riguarda, sono giunta alla conclusione che amare se stessi vuol dire accettarsi nella propria totalità, zone d'ombra comprese; approvarsi, sia nei momenti di elevazione interiore, sia in quelli in cui cadiamo nei tranelli dell'ego o facciamo qualcosa che reputiamo sbagliato. Ci vuole un lavoro interiore a monte per realizzare questo stato, poiché solitamente non ci rendiamo nemmeno conto di cosa ci sia nel nostro lato oscuro...l'idea di averlo in noi ci spaventa talmente, che preferiamo non guardarci dentro e fingere che non esista.
Bisogna accettare l'idea che non è possibile prescindere dalle nostre zone d'ombra, non sono aspetti "sbagliati" di noi, esistono e basta. Oltre ad essere divini siamo anche terreni: il lato oscuro fa parte del "pacchetto completo" dell'essere umano.
Altra cosa importante è mettere il proprio sentire al primo posto, per non cedere alla tentazione del bisogno di approvazione, agendo per compiacere gli altri o comportandoci come ci si aspetta da noi; riappropriarci del diritto di dire "No" quando sentiamo di dirlo e di non fare qualcosa che ci viene richiesto quando in realtà non vogliamo farlo.
Diventare il centro della nostra vita, non a livello egoistico ma di rispetto per noi stessi, per chi siamo e per come vogliamo sia la nostra vita."
Gaia Giacon 

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