La Lampadina del Giorno 295 - 21 ottobre 2016

Azione e silenzio

"Il silenzio viene perché c’è unicità, ed è un silenzio oltre la coscienza. 
La coscienza è piacere, pensiero, e tutto il loro meccanismo, conscio o inconscio. In questo campo non può mai esservi silenzio, e quindi qualunque azione in questo campo causerà sempre confusio­ne, porterà sempre sofferenza, creerà sempre infelicità.

Solo quando l’azione nasce dal silenzio, la sofferenza finisce. 
Se la mente non è completamente libera dalla sofferenza, personale o di altro tipo, vive nell’oscurità, nella paura e nell’ansia. Quindi, qualunque sia la sua azione ci sarà sempre confusione, e qualunque sia la sua scelta produrrà sempre conflitto. 
Ma quando si comprende tutto ciò c’è silenzio, e dove c’è silenzio c’è azione. 
Il silenzio in se stesso è azione, non il silenzio e poi l’azione. Forse non vi è mai accaduto di essere totalmente silenziosi. Se siete silenziosi, potete parlare a partire da quel silenzio, anche se avete i vostri ricordi, le vo­stre esperienze e conoscenze. Se non aveste conoscenze, non sapreste neppure parlare. Ma quando c’è silenzio, a partire da quel silen­zio c’è azione, e quell’azione non è mai complicata, mai confusa, mai contraddittoria."
Jiddu Krishnamurti

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