Azione e silenzio
"Il silenzio viene perché c’è unicità, ed è un silenzio oltre
la coscienza.
La coscienza è piacere, pensiero, e tutto il loro meccanismo,
conscio o inconscio. In questo campo non può mai esservi silenzio, e quindi
qualunque azione in questo campo causerà sempre confusione, porterà sempre
sofferenza, creerà sempre infelicità.
Solo quando l’azione nasce dal silenzio, la sofferenza
finisce.
Se la mente non è completamente libera dalla sofferenza, personale o
di altro tipo, vive nell’oscurità, nella paura e nell’ansia. Quindi, qualunque
sia la sua azione ci sarà sempre confusione, e qualunque sia la sua scelta
produrrà sempre conflitto.
Ma quando si comprende tutto ciò c’è silenzio, e
dove c’è silenzio c’è azione.
Il silenzio in se stesso è azione, non il
silenzio e poi l’azione. Forse non vi è mai accaduto di essere totalmente
silenziosi. Se siete silenziosi, potete parlare a partire da quel silenzio,
anche se avete i vostri ricordi, le vostre esperienze e conoscenze. Se non
aveste conoscenze, non sapreste neppure parlare. Ma quando c’è silenzio, a
partire da quel silenzio c’è azione, e quell’azione non è mai complicata, mai
confusa, mai contraddittoria."
Jiddu Krishnamurti
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