La Lampadina del Giorno 301 - 27 ottobre 2016

Disperazione e trasmutazione

Aprire le porte alla disperazione è una cosa molto facile da fare: un pizzico di sonno ipnotico, un pizzico di insoddisfazione e non-accettazione, il tutto mescolato a sofferenza e dolore.
A seconda della qualità degli ingredienti, può variare in intensità e forma.
Questi ingredienti non si trovano fuori, sono tutti già presenti in noi e il calderone magico per creare disperazione è la nostra mente.
Dove ci porta quello che creiamo? Essere disperati ci può essere utile?
Ora facciamo un esperimento: tutti gli ingredienti sopra menzionati portiamoli al nostro centro, nel calderone del nostro cuore. Osserviamoli nelle loro fattezze e nelle dinamiche che avvengono. 
Osserviamo e basta, senza giudizio, senza nutrirli ancora con l'attenzione.
Il fuoco brucia e potrà fare un po' male, nella misura in cui siamo persi in essi ma..più osserveremo più si dissolveranno.
L'osservazione frantuma il sonno ipnotico, il cuore si spalanca e scioglie la non-accettazione, il dolore svanisce e si accede ad uno stato di pace.
La mente è il calderone preferito del corpo di dolore, vegliamo affinchè esso si dissolvi nella nostra magia di trasmutazione.
L'universo è l'ologramma del nostro mondo interiore, l'alchimista siamo noi e solo noi siamo in grado di scegliere se aprire le porte alla disperazione o all'Amore e alla fiducia.

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