La Lampadina del Giorno 316 - 11 novembre 2016

Immagini, attenzione e obiezioni
"Se io mi reputo indiano e sono legato al nazionalismo indiano, e voi siete un mussulmano convinto, si crea divisione e conflitto. Il pensiero, quindi, ha creato tale divisione, il pensiero ha creato queste immagini, queste etichette, queste fedi e per questo ci sono contraddizioni e divisioni, ciò porta conflitto e quindi caos. È un fatto. Dunque, se credete che la vita sia un infinito processo di conflitti, di inesauribili conflitti, allora dovete mantenere tali immagini. Non dico che è così, lo sto chiedendo. Credo che negli ultimi duemila anni ci siano state più di cinquemila guerre, e le abbiamo accettate. I nostri figli sono stati uccisi perché avevamo queste immagini. Se comprendiamo che non sono necessarie, che rappresentano un tremendo pericolo per la sopravvivenza, allora bisogna scoprire come liberarsene.
(...)
L’attenzione richiede una mente perfettamente desta, il che vuol dire che non ha bisogno di obiezioni. Solamente quando abbiamo immagini nascono le obiezioni. Vorrei sapere se capite. Le obiezioni vengono per colpa di quelle immagini e ad esse reagite inadeguatamente. Per questo si ha una lotta continua tra obiezione e la reazione, e ciò genera un aumento delle immagini; e più aumentano, più obiezioni sorgono, e di conseguenza c’è sempre un rafforzamento delle immagini, vedete? Non avete notato come la gente, quando si mette in discussione la loro fede cattolica, o quella che sia, si irrigidisce sempre più nelle proprie opinioni? E allora, quando si è perfettamente attenti non si forma alcuna immagine, ciò significa che il condizionamento scompare."
Jiddu Krishnamurti

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