Chi sono io?
“La prima
necessità è avere un'impressione di sé, e si comincia con lo shock che la
domanda “chi sono io?” provoca. Per un istante c'è uno stop, un intervallo che
permette alla mia energia, alla mia attenzione di cambiare direzione.....Se al
momento in cui ricevo l'impressione non c'è nessuno al mio interno, reagisco
meccanicamente, ciecamente, passivamente e mi perdo nella reazione....Per
desiderare di essere Presente devo vedere di essere addormentato...
Devo capire che nel mio stato abituale la mia attenzione non ha divisioni....Se la forza della mia attenzione è interamente assorbita (dall'esterno), sono perso nella vita,identificato, addormentato. Ogni mia capacità di essere Presente si perde. Perdo me stesso, il senso di me........Perciò, il primo passo è una separazione grazie alla quale l'attenzione si possa dividere.
Il nostro sforzo deve essere sempre chiaro: essere Presenti, cioè cominciare a ricordarsi di sé. Con l'attenzione divisa sono presente in due direzioni, e io sono il centro. Questo è l'atto del ricordo di sé. Voglio mantenere una parte della mia attenzione sulla consapevolezza di appartenere a un livello superiore e, sotto questa influenza, cercare di aprirmi l mondo esterno. Devo fare uno sforzo per rimanere collegato, uno sforzo di attenzione....lotto per rimanere Presente.”
Devo capire che nel mio stato abituale la mia attenzione non ha divisioni....Se la forza della mia attenzione è interamente assorbita (dall'esterno), sono perso nella vita,identificato, addormentato. Ogni mia capacità di essere Presente si perde. Perdo me stesso, il senso di me........Perciò, il primo passo è una separazione grazie alla quale l'attenzione si possa dividere.
Il nostro sforzo deve essere sempre chiaro: essere Presenti, cioè cominciare a ricordarsi di sé. Con l'attenzione divisa sono presente in due direzioni, e io sono il centro. Questo è l'atto del ricordo di sé. Voglio mantenere una parte della mia attenzione sulla consapevolezza di appartenere a un livello superiore e, sotto questa influenza, cercare di aprirmi l mondo esterno. Devo fare uno sforzo per rimanere collegato, uno sforzo di attenzione....lotto per rimanere Presente.”
Tratto da La realtà dell'essere di
Jeanne de Salzmann
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