I tre principi
“Il principio della mente
universale descrive
l’energia creativa che è la fonte di tutta la nostra esistenza e permea tutti
gli esseri viventi, l’infinita intelligenza universale che crea e dà forza al
nostro intero universo e a tutto ciò che è contenuto in esso.
La mente universale scorre attraverso tutti noi, sempre.
Il principio del pensiero rappresenta il modo in cui veniamo
a conoscenza della vita stessa e il modo in cui, grazie a essa, accumuliamo
esperienza. L’energia che conosciamo giunge a noi tramite il pensiero. Il
principio è quindi il veicolo che trasforma l’energia creativa della mente
universale in vita reale, cioè esperienza manifesta.
Infine il principio della coscienza è ciò che ci permette di
sperimentare quello che il pensiero ha creato. La coscienza è come un
proiettore cinematografico nella nostra mente che ci consente di pensare alla
vita, regalandoci una vivida esperienza sensoriale di ciò che sta realmente
accadendo al nostro interno. Sebbene l’esperienza si generi al nostro interno,
ci sembra che la nostra vita si stia svolgendo nel mondo, fuori da noi. Ciò che
è realmente dentro, appare essere
fuori.
Presi in considerazione tutti insieme, i tre principi della
mente, del pensiero e della coscienza universale spiegano ogni esperienza che
facciamo nella vita.
Alimentato dalla mente universale, il pensiero origina
l’esperienza e la coscienza dà vita a essa per noi. Ogni istante della nostra
vita accade dentro di
noi grazie
all’interferenza di questi tre principi. Noi non siamo le esperienze che
facciamo: siamo mente universale (energia spirituale) che prende fisicamente
forma.(…)
Noi siamo, per natura, pieni di pace, chiarezza mentale e
connessione, ma anche sicuri, calmi e privi di abitudini ossessive. Non siete
nati con queste dipendenze, e non rappresentano una parte essenziale di voi. (…)
Le abitudini, così come i pensieri, i giudizi e le
insicurezze con cui potreste identificarvi nel corso della vita, sono pure teorie.
Viviamo in un mare di pensieri personali, a tal punto che raramente riusciamo
riconoscerli come tali, prendiamo per vero ciò che ci fluttua nella mente,
presumendo che rifletta la realtà esterna a noi mentre è vero esattamente il
contrario. Le tradizioni spirituali nel corso degli anni e la fisica moderna,
sostengono che il mondo che sperimentiamo attorno a noi è un riflesso del
nostro pensiero individuale, e non il contrario.
Pensatela in questo modo: voi siete un essere spirituale
saggio con una mente infinitamente chiara e serena, siete parte
dell’intelligenza superiore che è responsabile di tutti i processi vitali. (…)
Spesso però perdiamo di vista la nostra natura spirituale e
sana ed è facile perdersi in quel tipo di movimento interiore credendo
erroneamente che sia tutto lì.
Prendiamo il nostro pensiero così seriamente, possedendolo
come se ci appartenesse e temendolo come se potesse farci del male, che
cerchiamo di aggiustare o manipolare la nostra esperienza nel tentativo di
sentirci più “noi stessi” e meno in difficoltà. Paradossalmente, quando
opponiamo resistenza o cerchiamo di modificare la nostra esperienza, finiamo
col rafforzarla. L’energia impiegata per resistere si riversa su pensieri ed
emozioni focalizzando l’attenzione proprio lì, e finisce col dominare
ulteriormente la nostra esperienza. Al contrario, quando accettiamo ciò che
viene esattamente com’è, perché comprendiamo che non ci appartiene, così come
arriva se ne va, in maniera del tutto spontanea e naturale. Ci arricchiamo
interiormente e intravediamo sempre più la verità spirituale che è viva e che è
alla base dell’esperienza umana nel cielo – senza essere catturata dalla
tempesta.”
Tratto da Il piccolo libro per cambiare vita di Amy Jonhnson
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