La Lampadina del Giorno 357 - 22 dicembre 2016

Silenzio condiviso

Il silenzio è una forma di comunicazione molto potente, si possono dire un sacco di cose stando zitti.
Le parole a volte confondono, a seconda di quale vocabolo usiamo il messaggio può essere percepito in mille modi diversi.
Certo questo dipende non solo dal vocabolo, teniamo sempre conto del nostro mondo interiore, mentre stiamo comunicando qualcosa, come del mondo interiore di chi ci presta ascolto.
La domanda è: sta ascoltando? E noi mentre parliamo ci stiamo ascoltando?
Ascoltare non significa solo prestare attenzione alle parole.
Per ascolto intendo "sentire", senza giudizio, cosa arriva e cosa risuona in noi.
Il silenzio non ha filtri, è come se fossimo nudi, senza parole e senza maschere.
E allora nel silenzio possiamo Essere.
Quando siamo con qualcuno proviamo a fare silenzio, proviamo a sentire cosa arriva. Prima di parlare facciamo un bel respiro e facciamo silenzio nella nostra testa.
Ascoltiamo il cuore, esso non ha bisogno di parole.
Il cuore agisce, il cuore è.
A volte il silenzio può essere assordante, paradossalmente.
Questo perchè la mente prende il sopravvento e lo trasforma in una prigione, il dialogo interiore fatto di pensieri, giudizi, credenze, invade lo spazio sacro che si sta per creare in un momento di intimità.
E allora respiriamo e torniamo al silenzio ogni volta che ci ricordiamo di noi.
Marzia Massocco

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