Salto nel crudo

Ecco a voi l'intervista a Laura Cuccato, consulente di cucina naturale e crudista, fondatrice di Salto nel Crudo (www.saltonelcrudo.it) e autrice di diversi titoli e DVD sulla cucina crudista che divulga in conferenze, pranzi, cene, catering, corsi e soggiorni in tutta Italia.

Salto nel crudo.
1)       Partiamo dalle origini. L’uomo primitivo, causa cambiamenti di grossa portata sul pianeta, ha dovuto adottare un’alimentazione alternativa, siccome la raccolta scarseggiava si è iniziato a cucinare alimenti se no non commestibili, come gli animali cacciati.  Con l’arrivo dell’agricoltura anche le farine cotte dei cereali che crudi sarebbero difficili da digerire. Un cambio alimentare dato dalla necessità, ma che oggi sappiamo dalle numerose ricerche scientifiche, non troppo divulgate, portatore di numerosi disturbi e patologie e di sfruttamento di animali e ambiente con spreco di risorse. Come è possibile ancora giustificare un simile stile di vita?
Molte persone non hanno queste informazioni perché le informazioni ufficiali non ne parlano. Nelle pubblicità viene ancora detto che il latte fa bene e si pubblicizzano molti prodotti basati su ingredienti raffinati o industriali, ricchi di additivi più o meno dannosi per la nostra salute. Per questo il lavoro di divulgazione e conoscenza è importante.

2)      Anche per gli animali  esistono le diete a crudo, ad esempio la Barf (Bones And Raw Food), che seguo per i miei cani, spiega quanto sia naturale cibarsi di ossa, polpa e interiora e questo va a demolire le teorie delle industrie alimentari produttrici di crocchette, cibo umido o anche solo di chi somministra cibo cotto agli animali domestici. Cosa ne pensi?

Gli animali domestici non dovrebbero mangiare né cibo in scatola né lo stesso cibo che mangiano i loro padroni ma dovrebbero mangiare ciò che mangerebbero in natura, ma vivendo con degli umani la scelta alimentare diventa la più comoda all’uomo per cui scatolame e crocchette vincono: sono più pratiche!

3)      Uno dei condizionamenti più classici e ardui da sciogliere, a mio parere, è il piacere del cibo e la gola, concetti pazientemente conquistati e mantenuti vivi dalle tradizioni. Inoltre siamo circondati di piatti pronti e conservati da gustare che ci aiutano a consolare il nostro ego nei più svariati momenti.  Senza contare l’assuefazione ai diversi prodotti chimici dell’industria alimentare, vedi ad esempio lo zucchero raffinato o il glutammato di sodio. Sembra che mangiare crudo non dia gusto quindi, come si può spiegare brevemente la varietà di sapori nella cucina crudista?

Abbiamo i palati condizionati da anni di cibi raffinati e super conditi, da abuso di sale e da cibi industriali, non appena riusciremo a pulire il palato i sapori naturali della cucina crudista saranno gli unici accettabili dalle nostre papille gustative e già una mela sarà il cibo più meraviglioso e desiderato! Credo che uno dei piaceri sia proprio lo stare a tavola ma ciò esula da cosa è nel piatto: perché un banchetto di frutta non dovrebbe essere piacevole?

4)       Il gusto quindi deve essere ri-educato per godere in tutti i sensi dell’alimentazione crudista?

Certo in un primo periodo i sapori della cucina crudista potrebbero sembrare meno intensi, ma continuando a consumare cibi naturali e non elaborati i sensi ritorneranno a funzionare e i sapori drogati dall’industria alimentare non saranno più accettabili.

5)      Puoi descrivere in modo semplice  il concetto di igienismo? Ho letto ad esempio il libro di Arnold Ehret, La dieta senza muco, e alcune tesine interessanti di Valdo Vaccaro, pensare che il cibo cotto rallenti il processo di assimilazione dei nutrienti e ci crei problemi insomma è sconvolgente, siccome oggi tutto o quasi è cotto se non conservato nei modi più diversi.

Igienismo è essere allineati con la natura perché lei sa cosa fare. Se consumiamo pasti facili da digerire e se diamo il tempo al corpo di riposare lui si potrà curare da solo. Un organismo sano usa al meglio i nutrienti del cibo, ogni nostra cellula sa perfettamente cosa fare, noi dobbiamo solo introdurre cibo corretto nel corpo, principalmente vegetale e integrale.

6)      Cibo vivo e cibo morto, come si può spiegare in modo semplice questo concetto?

Quando raccogli una mela il suo livello di vitalità diminuisce sempre più con il passare del tempo, ci sono molti studi sulla vitalità degli alimenti per esempio la cristallizzazione (www.cristallizzazione.it) che mostra la differenza armonica in modo visivo di molti ingredienti appena colti e biodinamici rispetto ad ingredienti sul banco dei supermercati non biologici. Un cibo processato industrialmente quando arriva nel piatto mantiene un livelli di vitalità ridotto al minimo.

7)      La cottura distrugge la maggior parte dei nutrienti, enzimi importanti e molto altro. Quali sono i metodi per cucinare le diverse pietanze nell’alimentazione crudista?
Nella cucina crudista i cibi vengono soprattutto masticati, affettati, estratti e frullati. Se poi vogliamo ottenere consistenze particolari o conservarli più a lungo possiamo utilizzare l’essiccatore con temperature che non superano i 45°. L’essiccatore è uno speciale forno ad aria in cui si controlla la temperatura di utilizzo permettendo una lenta disidratazione degli alimenti.

8)      L’alimentazione a crudo aiuta a mantenere in equilibrio il corpo in termini di acido-alcalino?

Ci sono diverse opinioni sull’equilibrio acido-basico, alcuni autori sostengono che tutti i cibi crudi abbiamo un effetto alcalinizzante, altri differenziano anche tra i cibi crudi alcuni alcalinizzanti altri meno. Certamente migliorare la propria alimentazione eliminando i cibi raffinati sarà il primo passo verso un perfetto equilibrio.

9)      A proposito del digiuno, quali sono i suoi effetti come cura depurativa?

La pratica del digiuno permette al corpo di sbarazzarsi di antichi accumuli fisici ed emozionali. E’ uno strumento molto potente da usare con prudenza e sotto controllo di uno specialista. Il digiuno deve sempre essere preparato e si deve prevedere anche un fondamentale periodo di rialimentazione durante il quale si reintroducono i cibi poco alla volta. In questo modo i benefici del crudismo perdurano nel tempo e il corpo riesce a ritrovare e mantenere un nuovo equilibrio.

10)   La cottura aumenta la digeribilità degli alimenti, perciò cuocere fa bene ed diventato  paradossalmente “naturale” (al massimo in tavola c’è l’insalatina che depura, la frutta a fine pasto o il pinzimonio per aperitivo). Come cambiano i tempi di digestione da crudo a cotto e quali sono i benefici a nostro vantaggio quindi seguendo un’alimentazione vegana crudista?
La frutta si digerisce normalmente in 30-40 minuti. Tutti gli altri alimenti hanno tempi digestivi più lunghi. La corretta sequenza di un pranzo per migliorare la digestione è frutta, verdura cruda abbondante, piatto cucinato. In questo modo la digestione viene favorita e le verdure crude migliorano la digestione  dei piatti cotti. La frutta prima dei pasti non deve mai essere anguria o melone che preferibilmente devono sempre essere consumati da soli e lontano dai pasti.
Se si sceglie invece una alimentazione interamente crudista la digestione è molto più semplice e veloce, è questo uno dei motivi per cui quando si passa ad una alimentazione interamente crudista si sente molta energia in più, in pratica è disponibile tutta l'energia che normalmente il corpo impiega per digerire e spesso il corpo utilizza questa energia per autoguarirsi.

11)    Quali sarebbero i benefici per il nostro pianeta se si diffondesse questo tipo di alimentazione?

Se tutto il pianeta adottasse una dieta vegana certamente si ridurrebbe molto l’inquinamento dovuto al metano prodotto dal bestiame, si ridurrebbe di molto anche lo spreco di acqua: per produrre 1kg di carne infatti sono necessari 16.000 litri di acqua e probabilmente si riuscirebbero a sfamare più persone poiché i cereali mangiati da 100 mucche potrebbero nutrire 2000 persone (dati estratti da Frullato e Mangiato, ed. MyLife 2012).

12)   Cosa mi puoi dire a proposito della leucocitosi digestiva? A me sembra un segnale importante sottovalutato  dalla classe medica e da chi dovrebbe occuparsi della nostra salute.
La leucocitosi digestiva è un aumento di globuli bianchi che si verifica dopo ogni pasto. Nel 1930 il Dr. Paul Kouchakoff dimostrò che il fenomeno si verifica solo ingerendo cibi cotti e mai con i cibi crudi. Il corpo in pratica non riconosce come cibo gli alimenti cotti e manipolati industrialmente e più sono elaborati più aumenta la leucocitosi. Il nostro corpo sa sempre cosa fare, dobbiamo imparare a seguirlo e rispettarlo.


13)   Il cibo cambia la nostra vibrazione interiore quindi l’avvicinamento ad un’alimentazione crudista è anche sinonimo di percorso di evoluzione spirituale?
Il percorso spirituale è molto personale e prevede vie più o meno difficili che possono coinvolgere in modo diverso l’aspetto del cibo. Molte religioni nei loro testi suggeriscono una dieta vegetariana e ammettono il consumo di frutti, semi, erbe, latte e miele;  sconsigliano la pratica dell’uccisione di altri essere viventi perché va contro i dogmi della compassione che accomuna tutte le religioni. Recentemente leggendo le storie di Yogananda (Ananda Edizioni 2013) ho trovato molti riferimenti al cibo: “Si nutrivano di frutti colmi di forza vitale appena colti dagli alberi e bevevano l’acqua rivitalizzante delle scintillanti sorgenti montane”, in un’altra storia si parla di come si sia condannato il consumo di manzo e vitello (che prima si consumavano) perché “quei cibi disturbano le vibrazioni astrali e spirituali  del corpo umano”.

Grazie Laura!!

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