Lo sciamanesimo cos'è? Cosa succede durante
un viaggio sciamanico? Chi sono gli spiriti guida? Qual è il rapporto della
donna con la Luna? Come può l'uomo moderno ritrovare il rapporto con la natura?
A queste ed altre domande ha risposto Sarah Zaramella, operatrice energetico-spirituale,
la quale ci accompagna in questo meraviglioso viaggio all'interno di noi stessi
e a contatto con le energie del cosmo.
1)
Lo sciamano nella storia è sempre stato descritto come “mago, strega, stregone,
veggente, guaritore ecc.”. Chi è quindi lo sciamano?
Per
esperienza personale lo sciamano è tutto ciò, non amo molto le definizioni,
ma per me è colui che riesce ad entrare in contatto con la divinità che
c’è in lui e quindi a connettersi con essa in tutto ciò che lo circonda. La
Magia è la vita stessa, lo Sciamanesimo è una delle poche pratiche spirituali
che ha una radice comune in tutto il mondo: Australia, Africa, Americhe,
Siberia….. questa figura è presente con rituali, con doti di guarigioni,
veggenza, ognuno usa la vibrazione, chi il tamburo, chi i sonagli, chi il
Didjeridoo, chi la voce….. un’unica radice comune la divinità e la vibrazione
che trasmuta.
2)
Cosa accade durante un viaggio sciamanico? L’esperienza del viaggio sciamanico
può essere compiuta da chiunque? Ci sono dei requisiti particolari?
Quando
accompagno le persone attraverso un viaggio sciamanico la prima cosa che spiego
è che è un viaggio in noi stessi, tutti possiamo viaggiare ma ogni esperienza è
personale e dipende dal grado di accoglienza che ognuno di noi ha. Lasciamo aspettative
fuori e permettiamoci di diventare curiosi come i bambini, torniamo ad
utilizzare la nostra “fantasia”, il ritmo cadenzato del tamburo ci aiuterà ad
entrare in uno stato Theta in cui l’emisfero sinistro, razionale, in un certo
senso si quieta permettendoci di usare l’emisfero destro quello della fantasia
della creatività, si entra in uno Stato Alterato di Coscienza, ma siamo vigili
e presenti, non siamo in uno stato di trance. Può capitare soprattutto agli
inizi che la nostra mente razionale, inizi a parlare commentando le immagini e
cercando di portare l’attenzione sul suo chiacchiericcio…. Dico sempre a chi
viaggia di non iniziare un dialogo con lei altrimenti non riusciranno più a
viaggiare ma daranno la loro attenzione ed energia a quella parte della mente
che è abituata a Governare la nostra vita… suggerisco di darle ragione e
focalizzarsi sull’intento del viaggio, tornare ad essere curiosi, muoversi,
osservare, aprirsi a questa nuova esperienza per cogliere quanto siamo pronti a
consapevolizzare.
….
Solitamente tutti viaggiano già dalla prima volta, c’è un iter più o meno
accettato da tutte le comunità sciamaniche per attraversare i tre mondi.
Molto importante nel viaggio è l’intenzione che ogni persona mette e la
curiosità…. Ogni cosa ha una sua chiave di lettura, anche l’atteggiamento del
nostro animale guida o di potere ha il suo significato…. È quindi fondamentale
osservare tutto con accoglienza completa.
3)
La visione sciamanica, riscontrabile in quasi tutte le tradizioni umane più
ancestrali, individua tre realtà coesistenti o “regni”: il Regno Superiore, il
Regno di Mezzo e il Regno Inferiore o sotterraneo. Ce ne puoi parlare?
Si
tratta di tre livelli vibrazionali diversi che si compenetrano, tre
realtà che coesistono nell’eterno presente . Il mondo di sotto o inferiore è la
vibrazione in cui possiamo entrare in contatto con i nostri animali di potere,
è un mondo principalmente vegetale e animale. Viene rappresentato dalle radici
dell’albero. E’ il nostro potere originario e il nostro potenziale
conscio e inconscio.
Il
mondo di sopra o superiore è più elevato vibrazionalmente e possiamo incontrare
le nostre guide, è il luogo dove risiedono le Anime realizzate, i nostri
Antenati. E’ un mondo Celestiale, il mondo di Padre Cielo, i rami del nostro
albero.
Il
mondo di mezzo è il mondo in cui viviamo visto da un punto di vista
vibrazionale. In questo livello vibrazionale possiamo incontrare le anime dei
defunti che non sono ancora riuscite a trapassare o perché trattenute qui dai
viventi o perché hanno debiti da risolvere. Queste anime possono essere
accompagnate dallo Sciamano (Psicopompo) verso il mondo dei morti, ma sono
tecniche e “sentire” che richiede conoscenze profonde. In questo mondo troviamo
anche fate, folletti, deva delle piante, delle rocce….
4)
Castaneda accenna alla “realtà non ordinaria” nei suoi scritti. Puoi spiegarci
tramite la tua esperienza cosa vuol dire?
La
realtà non ordinaria è quella che viene spesso definita fantasia, il sogno
lucido, tutto quello che non siamo più in grado di vedere perché per la nostra
mente esiste solo quello che è possibile riconoscere, quello che razionalmente
conosciamo (emisfero sinistro). Quando vado nei boschi ed entro in connessione
con il tutto, percepisco le energie che vi abitano, non riesco a vederle ad
occhio nudo ma so che ci sono le Sento ed entrando in uno stato di rilassamento
posso percepire il tutto che si anima intorno a me.
5)
Chi sono gli spiriti guida? Come possiamo contattarli? Ognuno ne ha uno che lo
segue?
Esistono
animali di potere, animali guida, spiriti guida, personalmente reputo che siano
energie superiori che ci accompagnano nella nostra vita. In alcuni casi possono
essere cari che hanno lasciato questo piano, soprattutto agli inizi quando non
ci fidiamo molto, a me è successo così con mio nonno, che mi ha accompagnata
per diversi anni, ancora non praticavo nessuna tecnica ma ho sempre saputo che
era al mio fianco e non mi sono meravigliata quando si è presentato per
accompagnarmi alla scoperta di queste pratiche. Abbiamo un animale di potere
che ci accompagna tutta la vita e una serie di animali alleati che arrivano in
nostro soccorso durante le varie fasi, per insegnarci qualcosa, per donarci il
loro potere. Questi si possono manifestare anche nella vita quotidiana. Ormai
so che quando una coccinella arriva a salutarmi sto per affrontare un grande
cambiamento nella mia vita. Personalmente li contatto durante i viaggi
sciamanici, ma se abbiamo una buona capacità di meditazione possiamo ascoltarli
in ogni momento, una canzone che “per caso” ascoltiamo, una pagina di un libro
aperta casualmente…. La nostra divinità ci parla di continuo e con ogni mezzo,
sta a noi accogliere quanto creiamo.
6)
Secondo la visione sciamanica all’origine di ogni malattia fisica-psicologica o
di qualsiasi problema/sventura c’è la perdita di potere spirituale. Come
possiamo riconquistarlo?
Nella
visione sciamanica come in tutte le visioni olistiche, il nostro corpo è un
luogo Sacro che ci parla di continuo. La malattia è un squilibrio tra quello
che la nostra Anima cerca di comunicarci e il nostro modo di vivere, perdiamo
il nostro potere nel momento che non siamo in linea con il nostro piano Divino,
quando viviamo dietro schemi, condizionamenti che non ci appartengono. Alcune
esperienze dolorose possono addirittura creare una scissione, gli sciamani
parlano di perdita dell’Anima. Mi è capitato di accompagnare delle
persone in regressione a ricontattare quella parte che era rimasta
intrappolata, in quell’avvenimento così doloroso.
7)
Uno degli aggettivi comunemente usati nei confronti della donna è “lunatica”.
C’è un fondo di verità? Qual è il rapporto con la madre del cielo e come agisce
sulla donna e sulle fasi della sua vita?
Noi
donne siamo lunatiche e non deve essere visto come una offesa, è la semplice
verità, siamo cicliche come la luna. Il nostro ciclo mestruale è composto di 4
fasi come le fasi della luna e ad ogni fase corrisponde una Archetipo con la
sua relativa energia. Siamo Streghe, Vergini, Incantatrici e Madri. Purtroppo
ogni donna si porta dietro millenni di patriarcato e dagli anni 60 in poi la
situazione si è ribaltata, la donna ha lasciato la gonna per mettere i
pantaloni, peccato che tutto questo ha creato un disequilibrio al contrario.
Lavoro spesso con le Donne e sono addolorata nel vedere come non ci conosciamo,
come semplicemente parlare di ciclo mestruale e di vagina mette ancora in
difficolta donne anche giovani. Dovremmo riappropriarci del nostro Potere di
donne, che non significa entrare in competizione con il maschile, in ognuno di
noi coesistono entrambi queste energie, ma onorarle entrambe. Le donne tornino
ad essere Donne e gli uomini Uomini, solo quando avremo onorato, riconosciuto e
accolto sia il femminile che il maschile in noi si arriverà ad una
comunione di entrambi che porterà all’equilibrio. Dall’inizio
dell’anno ho deciso di aprire i cerchi anche agli uomini e credo che sia
importante anche per loro comprendere la nostra complessità e la nostra
peculiarità di essere cicliche. Come la luna quando questa diventa “nera”, la
donna tende ad isolarsi, ad entrare in uno spazio suo, è più emotiva, spesso
nervosa e stanca, ma è Normale. Anche la nostra sessualità varia in base al
nostro ciclo mestruale e al ciclo lunare, ci saranno periodo in cui siamo più
attive (solitamente nella fare preovularotia) e fasi in cui siamo più
ricettive. Solo ponendo l’attenzione su come ciclicamente viviamo la luna e il
nostro ciclo mestruale ogni donna può vivere questo Dono in maniera consapevole
e gioiosa e non come un impiccio da gestire e da “sopportare”.
8)
Camminare scalzi in un bosco, abbracciare gli alberi, caricarsi con le energie
dei cristalli e tanto altro: oggi possiamo dire che quasi spaventa l’uomo
moderno che ha perso i contatti con se stesso e con la natura?
C’è
una parte razionale che è spaventata, soprattutto perché esiste tanta ignoranza
nel senso che molte persone ignorano e come accade sempre quello che non si
conosce fa paura. Lo posso dire perché fino a 5 anni fa io ero una di queste….
Ero terrorizzata e agli inizi quando conducevo i cerchi facevo
molta attenzione alle parole, ai rituali, spesso pronunciando tutto
mentalmente.
Ho
scelto di “uscire allo scoperto” perché penso che se viviamo tutto ciò con
umiltà e con semplicità, può essere accolto ed anche dai più scettici che
iniziano ad aprirsi. Credo che ognuno di noi sia qui per portare la sua
esperienza, i fatti più di tante parole. Se tutto nasce dal cuore e
dall’accettazione di noi e dell’altro ogni cosa prende una luce diversa. Se
viviamo tutto con naturalezza, se portiamo tutto nella nostra vita, pian
pianino le persone che non hanno ancora fatto questa esperienza ne saranno
incuriositi. In ognuno di noi c’è quella memoria, con pazienza, allungando una
mano e senza forzare possiamo davvero essere il cambiamento.
9)
“Permettiti di perderti e di ritrovarti” è la frase con cui concludi il tuo
libro Scalza. Qual è il senso di questo atto coraggioso di cui ci racconti
attraverso la tua storia?
Atto
di Coraggio, questa parola così sconosciuta, Cor-agio, fare con il cuore!
Quando ormai circa 5 anni fa guardandomi allo specchio riuscii a fissare i miei
occhi e non mi riconobbi, non sapevo ancora nulla di Sarah, dei miei doni
latenti, del mio potere di Donna, di quanto la mia anima avesse deciso di
esperienziare in questa esistenza ma soprattutto non sapevo cosa significasse
amarmi.
Mi
sono dovuta perdere in lunghi cunicoli bui, attraversare paure, scalare
montagne e sentire tutto questo nella mia pelle, nelle mie ossa. Mi sono
riappropriata di qualcosa che tutti, chi più chi meno, hanno perso, il contatto
con il proprio corpo ed attraverso questo con il proprio Essere superiore che
tutto sa. Perdersi significa permettersi di non avere più certezze, quello che
viene definito zona confort, viviamo in situazioni che non ci piacciono più,
che ci limitano, ma ormai abbiamo imparato a starci e anziché uscire dal
recinto rimaniamo li a brontolare, facendo crescere la nostra rabbia, e
riversandola su chi ci è accanto e spesso inconsciamente su noi stessi (da qui
le malattie). Il cammino che ho intrapreso è la Vita, porto la mia esperienza
perché l’esempio è un piccolo seme che può attecchire e come dico sempre fate
le vostre esperienze, ma se io ce l’ho fatta chiunque è in grado di perdersi e
di ritrovare la strada, la propria strada, quella che la sua Anima, Se
superiore, ha scelto di percorrere e a quel punto giorno dopo giorno cambiamo
il nostro modo di vedere la vita, le persone e riusciamo a scorgere bellezza in
ogni cosa, anche nelle esperienze negative, dolorose. Questo non significa che
una parte emozionale non ne venga coinvolta, ma ascoltando quel dolore, quel
fastidio, possiamo trasmutarlo, possiamo essere osservatori, perché noi non
siamo quel dolore o quella situazione ma colui che le sta osservando. Scrivere
il libro e autopubblicarlo è stato un regalo che ho fatto a quella fragile donna
che non si conosceva, è un Dono che le mie Guide mi hanno spronata a
condividere.
“
Scalza”, senza maschere, senza protezioni, avvolta nella mia fragilità, nella
mia vera essenza a contatto con la Madre Terra, un contatto profondo,
ancestrale, cammino le strade della Vita per prendere per mano chi si è perso e
portarlo a vedere che al centro del suo petto c’è una piccola ma viva e
vibrante fiammella che può rischiarare in ogni momento il buio che ci avvolge.
10)
Quale lampadina ci puoi lasciare grazie alla tua esperienza?
Quello
che per me è importante condividere è che non esiste una tecnica, una pratica,
qualcosa che trasforma la nostra vita. Ho sperimentato e sperimento tecniche,
esperienze e poi da ognuna prendo quello che risuona in me. Noi siamo il
cambiamento nel momento in cui arriviamo ad un limite di non ritorno e ci
troviamo davanti a un bivio. Sappiamo che indietro non si può andare ma
dobbiamo fare una scelta, allora prendendo tutto il coraggio che abbiamo,
raccogliendo tutte le nostre forze possiamo aprirci alla vita e quando ci diamo
questo permesso la vita stessa ci riempie di doni. Siamo tutti sciamani, maghi,
streghe, guaritori, in ognuno di noi ci sono infinite potenzialità latenti,
solo imparando a conoscerci, solo togliendoci tutti quegli strati di
condizionamenti, di schemi, di limiti con cui ci siamo goffamente vestiti,
potremmo tornare alla nostra vera natura…. Tornare ad essere completamente nudi
e vulnerabili, per aprirsi alla divinità che risiede in ognuno di noi e a quel
punto tutto diventa magia, tutto può essere trasformato, integrato creato e
proprio in quel momento avremo il coraggio di Arrenderci alla vita e di
Affidarci completamente sicuri che tutto sarà sempre per il nostro massimo
bene. Guardiamo i nostri figli, i bambini, non castighiamoli insegnando loro
quello che ora noi dobbiamo disimparare. Osserviamoli ed apprendiamo la loro
Maestria, il loro vivere nel Qui ed Ora, il loro godere dei loro sensi, il loro
celebrare totalmente la vita, il loro essere emozione, corpo e mente…..
facciamoci un dono torniamo a guardare la vita con lo sguardo del nostro
Bambino Interiore. Osserviamo Madre Terra, come fluisce nella sua ciclicità,
fermiamoci ad emozionarci di fronte un tramonto, un uccellino che beve da una
pozzanghera, la prima margherita che timida si apre al calore del sole…. Tutto
è qui per insegnarci ad Essere se noi ci poniamo in Ascolto!
Grazie Sarah!!

Grazie Sarah!!

Per chi fosse interessato ecco qui i link dei contatti:
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